Vangelo del giorno – 8 settembre

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 1,1-16.18-23

Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa Dio con noi.

Meditazione

Quasi un’oasi natalizia nel declinare dell’estate. La festa della Natività di Maria è in qualche modo un anticipo del Natale, e prima ancora dell’Immacolata, alla quale corrisponde come collocazione di data del calendario. In realtà la vicenda di Maria si misura su quella di Gesù e la anticipa, così come l’aurora che schiarisce il cielo annuncia il prossimo sorgere del sole. Questa nascita è solo frutto della grazia e dell’iniziativa di Dio. Quando la persona umana ancora non c’è e non ha modo di collaborare coscientemente all’opera di Dio, è chiaro che Dio solo è all’opera. Egli prende in mano la sua creazione dalla sorgente, come fosse nuovamente il primo giorno, o magari il sesto giorno, quello della creazione dell’uomo e poi della donna. Tutto deriva da Dio, tutto è grazia, e questo fatto ci rende più disponibili a ricercare e a riconoscere l’azione divina. Dio è all’opera nella nascita di un bambino, nella meraviglia del suo corpo e della sua identità umana, che si determina nella sua precisa personalità. Dio è all’opera nel battesimo, ci precede con il suo dono di grazia e ci conforma preventivamente a Cristo, come semente nuova piantata nel nostro essere, e come nuovo orientamento e possibilità di realizzazione. La vita è grazia. La fede è grazia. Tutto ciò ci predispone a fare particolare attenzione a Dio e alla sua opera. Non abbiamo che da scrutarla per riconoscerla e favorirla per incrementarla, così come è accaduto in Maria nel corso della sua vita. Nella festa della Natività di Maria constatiamo anche la preziosità del suo corpo, destinato a ospitare e generare Dio in forma umana. Diventano preziosi ogni corpo, ogni vita, ogni persona, analogamente destinati ad essere uno spazio attraverso il quale Dio si rende presente nel mondo. Non possiamo non desiderare di stare sotto il sole di Dio per essere illuminati e fecondati dalla sua grazia.